
Negativa tutta l’Europa col settore bancario nel mirino
Nel giorno della BCE l’unica certezza è che la guerra contro l’inflazione non è ancora vinta. Anzi, per dirla con le parole della Lagarde c’è ancora un lungo percorso da fare. Per questo motivo, molto probabilmente, la BCE a differenza della Fed non prevede soste nel rialzo dei tassi. Anche se saranno sempre i dati macro a indicare la strada.
Ma più che dalla BCE le Borse europee sembrerebbero essere le banche regionali USA a creare un poco di agitazione sui listini. Una conferma, seppur parziale, arriva da alcuni titoli del settore che reggono poco la tensione. Di certo a determinare il generale passivo visto in chiusura è senza dubbio una serie di elementi.
Ad ogni modo alla fine della giornata il Ftse Mib, per quanto in calo, riesce a contenere le perdite e a finire con un -0,6%. Il Dax si ferma a -0,5% ma Londra e Parigi lasciano sul parterre rispettivamente -1,1% e -0,85%. Sotto i riflettori il titolo Ferrari soprattutto grazie ai conti presentati e che hanno permesso al cavallino rampante di essere il migliore in classifica. A segnare il passo, invece, è Leonardo. Ma non è il solo. Forti cali registrati anche su Mps, Banco Bpm, Stm e Cnh Industrial.
Sul forex si rafforza il dollaro in ripresa sull’euro mentre anche lo spread registra un lieve rialzo a 192 punti.
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