
Promossi per la creazione di chiavi d’accesso ma bocciati per la loro gestione
A differenza di quanto si potrebbe pensare, quelli appartenenti a Millennial e Generezione Z sono gli utenti più distratti e superficiali nella creazione e gestione delle password. A stabilirlo è un’indagine di EY Consulting che evidenzia come sul fronte della cyber security i più giovani siano anche i più distratti.
In realtà la loro capacità di creare password forti è molto alta. Il problema, però, nasce quando adottano la stessa, o qualcuna simile, per vari profili. Il che accade troppo spesso.
La differenza in percentuale è minima: per la Gen ad usare una sola variabile è il 69% dei casi mentre per i Millennial il dato è pari al 66%. Lo stesso dicasi per i codici: il 30% della Gen Z e 31% dei Millennial tendono a riciclare gli stessi.
I problemi, però, aumentano quando gli stessi GenZ o Millennial condividono password create per siti di svago con gli amici ma che, poi, sono le stesse anche per profili professionali o, peggio, di account bancari.
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