
La Commissione europea ha presentato oggi una proposta di riforma dell’Unione doganale europea, la più ambiziosa e completa riforma dalla sua istituzione nel 1968
Introdurre regole più semplici per chi commercia oltre confine. La Commissione europea ha presentato oggi una proposta di riforma dell’Unione doganale europea, la più ambiziosa e completa riforma dalla sua istituzione nel 1968.
Sfruttando le opportunità della trasformazione digitale, la riforma ridurrà le onerose procedure doganali, sostituendo le dichiarazioni tradizionali con una supervisione basata su un approccio più intelligente e basato sui dati.
In particolare la riforma semplifica e razionalizza gli obblighi di dichiarazione doganale, ad esempio riducendo il tempo necessario per completare i processi di importazione, fornendo un’interfaccia unica europea e facilitando il riutilizzo dei dati.
Una nuova autorità doganale europea sovrintenderà a un data hub doganale, che fungerà da motore del nuovo sistema e nel tempo sostituirà l’infrastruttura informatica doganale esistente degli Stati membri, consentendo loro di risparmiare fino a due miliardi di euro all’anno di costi operativi.
La riforma renderà le piattaforme online responsabili di garantire che i dazi doganali e l’IVA siano pagati all’acquisto, quindi i consumatori non saranno più colpiti da costi nascosti o pratice burocratiche all’arrivo del pacco.
Allo stesso tempo, la riforma abolisce la soglia si esenzione dei dazi doganali sulle merci di valore inferiore a 150 euro, una norma che finora ha favorito le truffe, e semplifica il calcolo dei dazi doganali per le merci di basso valore più comuni, acquistate al di fuori dell’UE, riducendo le aliquote a sole quattro. Tutto questo aiuterà sia le piattaforme che le autorità doganali a gestire meglio l’e-commerce. Si prevede che il nuovo regime di commercio elettronico apporterà entrate doganali aggiuntive per un miliardo di euro all’anno.
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