
In particolare, è prevista la Cig per tutti i dipendenti che lavorano o abitano nei Comuni colpiti fino a 90 giorni e l’una tantum fino a 3mila euro per i lavoratori autonomi costretti a interrompere l’attività
Ammontano a 900 milioni, sui 2 miliardi previsti dal governo per il decreto sull’emergenza in Emilia-Romagna che verrà pubblicato la prossima settimana in Gazzetta Ufficiale, i fondi destinati “a mettere in protezione il lavoro”.
Lo ha detto la ministra del Lavoro e Politiche Sociali, Marina Calderone, nel corso di un incontro in Regione Emilia-Romagna con l’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla.
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“L’obiettivo è dare risposte molto rapide”, ha sottolineato Calderone precisando che le procedure saranno semplificate e uguali per tutte le aziende e i lavoratori autonomi che ne faranno richiesta. Circa 600 milioni saranno destinati a sostenere i 300 mila lavoratori dipendenti toccati dall’emergenza e 300 milioni ai circa 100mila lavoratori autonomi danneggiati dall’alluvione e dalle frane.
In particolare, è prevista la Cassa integrazione in deroga per tutti i dipendenti che lavorano o abitano nei Comuni colpiti fino a 90 giorni e l’una tantum fino a 3mila euro per i lavoratori autonomi costretti a interrompere l’attività.
A queste misure si affianca la sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali, la sospensione dei termini degli adempimenti relativi ai rapporti di lavoro verso la Pa a carico di datori di lavoro, professionisti, consulenti e centri di assistenza fiscale che abbiano sede o operino nei territori colpiti. Un’attenzione particolare è stata riservata all’agricoltura e ai 40mila addetti del settore che in Romagna rischiano di perdere il lavoro.
“L’agricoltura ha una protezione ad ampio spettro – ha spiegato Calderone – che comprende anche tutti i lavoratori stagionali, anche quelli che dovevano prendere servizio nelle prossime settimane”.
L’obiettivo è evitare che le aziende e le attività di Emilia-Romagna e delle aree alluvionate di Marche e Toscana “perdano le quote di mercato che hanno acquisito in questi anni”, precisa Calderone. Di “provvedimento di perimetro” parla anche l’assessore Colla, che sottolinea come governo e Regione Emilia-Romagna “abbiano dialogato per fare il meglio possibile nella fase di emergenza e per dare risposte alle popolazioni colpite”.
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Gli emiliani e i romagnoli “sono gente che ha la schiena dritta – conclude Colla – non hanno bisogno di ammortizzatori sociali, ma vogliono rientrare al lavoro o nelle proprie case il prima possibile per poter raggiungere i luoghi di lavoro in tranquillità”.
(foto ANSA)