
Tra ciò che viene maggiormente richiesto in un lavoro: gratificazione professionale, progresso lavorativo e flessibilità oraria
Il fenomeno delle cosiddette Grandi dimissioni è un trend che sta cambiando non solo il mondo del lavoro in generale ma anche la percezione del rapporto esistente tra il lavoro e la vita familiare. A dare la spinta a questa nuova sensibilità è stato senza dubbio il Covid che , per molti, è stata l’occasione per rivedere le priorità all’interno del proprio percorso di vita.
Ecco allora che in molti hanno preferito dimettersi da un posto di lavoro, spesso considerato promettente, preferendo, invece, reinventarsi in una carriera maggiormente consona alle proprie preferenze. Partendo da questo presupposto è facile capire quel 44% di italiani propenso a cambiare lavoro nel breve periodo.
Una percentuale che segue il 38,5% registrato lo scorso anno e che, secondo i dati dell’osservatorio BenEssere Felicità presentati all’interno di uno studio intitolato ‘Barometro della felicità’, è destinata a crescere proprio. Questo perché gli intervistati, hanno evidenziato la loro intenzione di «arrivare a soluzioni con un maggior equilibrio vita privata-lavoro».
Ma cosa cercano le persone in un lavoro? Solitamente, al primo posto (e lo studio lo conferma) c’è la gratificazione professionale (44,7% delle risposte) mentre il progresso lavorativo arriva al 30,2%. A seguire, immediatamente dopo, flessibilità oraria (28,4%), fiducia (23,7%) e controllo sul proprio operato (21,4%).
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