
Nell’accordo è previsto anche il ricorso alla banca del tempo al personale dipendente nelle zone alluvionate di Emilia Romagna, Marche e Toscana e per attività di volontariato organizzato
Intesa Sanpaolo premia le persone del gruppo per i risultati. Il gruppo bancario guidato da Carlo Messina ha sottoscritto un accordo con i sindacati per il premio variabile di risultato per il 2023. Sui contenuti dell’accordo, i sindacati hanno espresso soddisfazione.
In una logica redistributiva, a seguito degli “ottimi risultati della banca”, spiega la banca, il gruppo aumenterà l’ammontare complessivo destinato al premio variabile di risultato 2023 a 155 milioni di euro, di cui 25 milioni di euro vengono dall’incorporazione sperimentale nel sistema premiante del sistema eccellenza tutela, che finora non era stato oggetto di contrattazione.
L’importo del premio base riconosciuto va da un minimo di 1.020 euro a un massimo di 2.750 euro, a cui si andranno ad aggiungere le quote del premio d’eccellenza. Il premio variabile di risultato è un “riconoscimento della professionalità e dell’impegno di ogni persona di Intesa Sanpaolo al raggiungimento dei risultati da parte della banca”, spiega Intesa Sanpaolo. Nel 2022 l’ammontare è stato di 116 milioni.
Si aggiunge infine un accordo sui compiti della commissione politiche commerciali e clima aziendale con l’obiettivo sviluppare il costante monitoraggio delle segnalazioni giunte sia dai dipendenti sia dai sindacati, nell’ottica di una “attività condivisa e volta ad un costante miglioramento del clima aziendale”.
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Nell’accordo è previsto anche il ricorso alla banca del tempo al personale dipendente nelle zone alluvionate di Emilia Romagna, Marche e Toscana e per attività di volontariato organizzato. Sarà reso disponibile un bacino aggiuntivo di 2.000 ore e sarà attivata una campagna straordinaria di donazione di tempo da parte dei dipendenti, che Intesa Sanpaolo incrementerà in misura pari alle donazioni specificamente indirizzate a questa iniziativa.
L’accordo sul premio variabile di risultato arriva dopo quello del 26 maggio scorso sul nuovo modello di organizzazione del lavoro che migliora ulteriormente le misure su settimana corta, lavoro agile e flessibilità dell’orario. Con l’accordo sottoscritto si ottiene un “importante segnale a favore di tutte le colleghe e i colleghi di Intesa Sanpaolo”, afferma Paolo Citterio, coordinatore Fabi in Intesa Sanpaolo.
“Gli importi base – aggiunge – vengono infatti ulteriormente alzati rispetto al passato con un incremento del 54% rispetto al 2021 e del 28% rispetto al 2022“. Si tratta di un “risultato senz’altro positivo“, evidenzia Fedele Trotta, segretario responsabile First Cisl del gruppo.
(foto IMAGOECONOMICA)