
Cimbri ha detto di non credere nelle joint venture bancassicurative ma in una relazione stabile tra istituti e compagnie
Dalle informazioni delle ultime ore, il processo di salvataggio di Eurovita appare “favorevolmente incanalato“. Lo ha detto il presidente di UnipolSai Carlo Cimbri che, al congresso Fabi in collegamento da New York, ha detto di non credere nelle joint venture bancassicurative ma in una relazione stabile tra istituti e compagnie. Così si evitano casi come quello di Eurovita e deflussi repentini.
«Non c’è assolutamente alcun rischio sistemico per il settore finanziario connesso a Eurovita», ha aggiunto Cimbri, sostenendo che si tratta di una compagnia piccola a cui “400 mila persone hanno incautamente affidato i propri risparmi”.
Per la compagnia si va verso uno “spezzatino” tra le cinque maggiori compagnie assicurative e la garanzia delle banche collocatrici. Queste ultime dovranno disincentivare i riscatti una volta raggiunga la soluzione di sistema.
In veste di grande azionista di Bper (con poco meno del 20%) il presidente di Unipol ha confessato di trovare “stucchevole e irrispettoso” l’affannarsi intorno al destino di Monte dei Paschi. Il riferimento è alle voci che ipotizzavano un interesse di Bper per Mps, già smentito da Cimbri nei giorni scorsi.
FOTO: ANSA/SERGIO OLIVERIO/UFFICIO STAMPA UNIPOL