Operazione in due tempi. Eni acquisra tutti gli asset di esplorazione e produzione, tranne quelli in Germania e Norvegia che saranno oggetto di acquisto separato e preliminare da parte della controllata
L’accordo era vicino ed ora è diventato ufficiale. Eni acquisisce Neptune Energy in tandem con Var per 4,9 miliardi di dollari. Si tratta di una società indipendente, leader nell’esplorazione e produzione, con un portafoglio globale di asset prevalentemente a gas e attività in Europa occidentale, Nord Africa, Indonesia e Australia.
In base ai termini dell’accordo Eni rileverà l’intero portafoglio di Neptune con esclusione delle attività in Germania e in Norvegia. Di conseguenza, le attività in Germania saranno scorporate dal perimetro prima dell’operazione, mentre le attività in Norvegia (Neptune Norway Business) saranno acquisite da Var ai sensi di uno share purchase agreement separato.
L’acquisizione Var si perfezionerà immediatamente prima dell’acquisizione Eni e i proventi derivanti dalla vendita del Neptune Norway Business rimarranno nel Neptune Global Business, acquisito da Eni.
Secondo i termini concordati Neptune Global Business avrà un Enterprise Value pari a $2,6 miliardi, mentre Neptune Norway Business avrà un Enterprise Value pari a circa $2,3 miliardi.
Nei piani di Eni l’operazione è definita un’opportunità eccezionale che le consentirà di integrare le attività in aree geografiche chiave, sostenendo l’obiettivo del 60% di produzione di gas naturale per raggiungere un livello di zero emissioni nette nel business Upstream entro il 2030. «Attraverso questa operazione Eni acquisisce un portafoglio di elevata qualità e a bassa intensità carbonica, con un’eccezionale complementarità a livello strategico e operativo – ha spiegato l’ad. – Riteniamo che il gas sia una fonte energetica ponte cruciale per la transizione energetica globale, e siamo impegnati ad aumentare la nostra quota di produzione di gas naturale al 60% entro il 2030».
FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI