
Il 60% delle cooperative aderenti a Legacoop ha aumentato nel 2022 il valore della produzione, l’81% ha registrato un utile e il 31% un aumento dell’occupazione. Bene anche l’inizio del 2023 e le prospettive per il futuro
Il 60% ha aumentato il valore della produzione, l’81% ha registrato un utile e il 31% ha visto un aumento dell’occupazione: è positivo il bilancio 2022 delle cooperative aderenti a Legacoop.
Tendenze che si confermano, sostanzialmente, nell’andamento del quadrimestre scorso e nelle previsioni per i prossimi quattro mesi, anche se sulle prospettive grava il peso di problemi legati alla carenza di manodopera, all’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime e all’accresciuto costo del denaro determinato dall’aumento dei tassi di interesse. In particolare circa due terzi delle cooperative (il 63%) registrano un livello stabile della domanda destagionalizzata di prodotti/servizi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; il 18% evidenzia un incremento, con percentuali maggiori sul dato medio per i settori abitazione (59,1%), industria delle costruzioni (32,6%), cultura e turismo (25%) e, su scala territoriale, al Sud (26,6%); il 19% una contrazione.
Per quanto riguarda le aspettative se più della metà delle imprese si attende un livello stazionario della domanda (59%), cresce la percentuale di quelle che la prevedono in aumento (il 26%, ovvero 7 punti in più rispetto alla precedente rilevazione), con grandezze superiori alla media al Sud (35,4%) e nei settori abitazione (54,5%) cultura e turismo (34,4%), mentre calano di un punto quelle che la prevedono in diminuzione (il 15%). Di segno analogo le aspettative per l’occupazione: il 67% la prevede stabile, il 23% in aumento (5 punti in più rispetto alla precedente rilevazione) e il 10% in calo (2 punti in meno). Le previsioni di aumento si concentrano, con dati superiori alla media, nell’industria delle costruzioni e nelle cooperative culturali; a livello territoriale al Sud.
Le imprese continuano ad avere una propensione positiva agli investimenti: il 23% delle cooperative ne prevede un aumento a fronte del 13% che ne ha pianificato una riduzione.
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