
La Procura di Ivrea indaga sul nulla osta mancante
Duemila persone partecipano al corteo a Vercelli, organizzato da Cgil, Cisl e Uil dopo la morte dei cinque operai travolti da un treno mentre stavano eseguendo lavori di manutenzione sui binari a Brandizzo. «E’ caricato tutto sulla pelle dei lavoratori, è il momento di dire basta e di cambiare. Abbiamo fatto scioperi, ma dobbiamo alzare ancora di più il livello della protesta. Bisogna investire sulla sicurezza. E’ il momento di fare una procura nazionale sulla sicurezza e mettere insieme le persone che hanno le competenze, bisogna investire sugli ispettorati sul lavoro, sulla sicurezza. Il governo si renda conto che è necessario aprire tavoli di confronto serio. Le imprese affrontino questa situazione a partire dai grandi gruppi come Fs e Anas». Le parole arrivano dal leader della Cgil Landini.
I lavoratori sono arrivati da tutto il Piemonte, c’è anche una delegazione di ferrovieri pensionati dalla Lombardia. Partecipano al corteo il sindaco di Vercelli Andrea Corsaro e il vescovo don Marco Arnolfo. A leggere i nomi degli operai è stata la segretaria generale della Cisl Piemonte Orientale, Elena Ugazio, intervenuta davanti alla Prefettura: «Gridiamo ancora una volta, basta morti sul lavoro», ha detto.
Intanto la Procura di Ivrea sta indagando sul nulla osta mancante visto che nessuna autorizzazione è stata data per l’avvio del cantiere. La pm Viglione non esclude il dolo eventuale per omicidio e disastro.
FOTO: ANSA / CIRO FUSCO