
Per Sabaf l’utile netto cala a 3,2 milioni di euro nel primo semestre a causa del mercato debole
L’utile netto cala a 3,2 milioni di euro nel primo semestre per Sabaf, uno dei principali produttori mondiali di componenti per apparecchi domestici per la cottura a gas e per il lavaggio, con una quota di mercato stimata di circa il 50% in Europa e di circa il 10% a livello mondiale. Il risultato del secondo semestre 2022 ammontava a 7,3 milioni di euro.
I ricavi di vendita normalizzati sono pari a 114,9 milioni di euro nel primo semestre del 2023, superiori del 6,7% rispetto al secondo semestre 2022 (-20,3% rispetto al primo semestre 2022.
L’EBITDA adjusted è stato di 15,6 milioni di euro (11,3 milioni di euro nel 2H 2022 +38,1%; 25 milioni di euro nel 1H 2022 -37,7%), con un EBITDA margin adjusted al 13,6%.
«Sabaf, per il terzo trimestre consecutivo, ha migliorato la redditività operativa in un mercato caratterizzato da una domanda ancora debole – ha commentato l’AD Pietro Iotti. – Nel primo semestre dell’anno, pur sostenendo investimenti per 11,5 milioni di euro, è stato generato un free cash flow positivo di 13,2 mln di euro. La difficile congiuntura non ha rallentato l’attuazione della nostra strategia per rafforzare il posizionamento competitivo e garantire la crescita sostenibile nel medio-lungo termine».
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