
La BCE non spaventa ma da Francoforte arrivano tagli sulla crescita del PIL 2023
Europa in positivo con i mercati azionari del Vecchio Continente che hanno giudicato positivamente la decisione della BCE di aumentare ancora una volta i tassi di interesse interpretandola come un ulteriore gradino che permette di avvicinarsi alla fine. Restano, però, le preoccupazioni di una possibile recessione che si confermano anche nel taglio delle previsioni di crescita del PIL 2023 fatte proprio dalla stessa BCE.
Al suono della campanella, dunque, il Dax ha chiuso sfiorando l’1%, il Ftse Mib è arrivato a 1,35%, il Cac 40 a 1,2% e il Ftse 100 addirittura a 1,95%.
Nel frattempo, negli Stati Uniti, a Wall Street si incrociava un S&P 500 oltre lo 0,7% come anche il Dow e il Nasdaq.
Ma la banca europea non è stata la sola istituzione chiamata a decidere su questioni di politica monetaria. Anche la banca centrale cinese ha annunciato che avrebbe tagliato il coefficiente di riserva obbligatoria sulla maggior parte delle banche di 25 punti base a partire dal 15 settembre. Nel suo caso si tratta di una strategia per riuscire a rilanciare l’economia di Pechino.
Guardando le singole storie a Piazza Affari sono da segnalare le buone performance di banche e utility, in particolare con Enel. Per le prime, poi, si è messa in luce Banca Monte Paschi Siena mentre Telecom Italia è stata vista sotto pressione in attesa del dossier rete. In calo anche Stellantis.
FOTO: Imagoeconomica