La conferma arriva dall’ultimo rapporto mensile
I continui rialzi dei tassi decisi dalla BCE impattano direttamente su prestiti e mutui. La conferma arriva dall’ultimo rapporto mensile dell’Abi che evidenzia il livello dei tassi raggiunto per i nuovi mutui: 4,29%, il massimo dall’aprile del 2012. Secondo l’associazione bancaria le conseguenze più evidenti della politica della Banca centrale sono, tra le altre, anche una variazione negativa del Pil italiano nel secondo trimestre e ed un calo della produzione industriale.
Considerando il dato di agosto riguardante il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita si è arrivati al 3,36% contro lo 0,29% del giugno 2022, poco prima dell’avvio dei rialzi. Nello stesso mese di agosto il tasso medio sui soli depositi in conto corrente è arrivato allo 0,40%, ma, come sottolinea l’Abi, si tratta di uno strumento che non ha la funzione di investimento.
L’aumento dei costi sui prestiti e sui finanziamenti ha inevitabilmente fatto registrare un calo dei prestiti che ad agosto è arrivato al 3,3% rispetto al 2022. A rimetterci sono state soprattutto le imprese con un -4,0%.
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