Risultano ancora in calo i tassi sui mutui. Secondo i dati di Bankitalia i prestiti alle famiglie sono stati erogati con un tasso medio Taeg (comprensivo delle spese accessorie) del 4,31% contro il 4,38% di gennaio.
«Ottima notizia! Prosegue ininterrotta la discesa dei tassi iniziata a dicembre. Dopo il picco raggiunto a novembre, quando il Taeg era arrivato al 4,92 per cento, un primato che non si vedeva dal dicembre del 2008, subito dopo il fallimento di Lehman Brothers, quando si era arrivati al 5,19, da tre mesi si assiste a una flessione. Per avere un livello più basso bisogna tornare a un anno fa, a febbraio 2023 quando il Taeg era a 4,12 – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – Insomma, da quando la Bce ha interrotto in ottobre i rialzi dei tassi di riferimento, dopo 10 aumenti consecutivi, le famiglie con mutui a tasso variabile possono finalmente tirare un sospiro di sollievo. Considerando l’importo e la durata media di un mutuo, il calo dei tassi significa che la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, scende, rispetto al picco di novembre 2023, di 48 euro al mese, pari a un risparmio su base annua di 576 euro».
I tassi sui nuovi prestiti alle imprese sono stati registrati al 5,34% dal 5,48% segnalato a gennaio, quelli alle piccole imprese (per importi fino a 1 milione) risultano pari al 5,81%, mentre quelli di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 5%.
Bankitalia evidenzia però come la domanda di credito resti piuttosto fiacca: i prestiti al settore privato sono calati del 2,5% dal 2,6% di gennaio. I prestiti alle famiglie si sono ridotti dell’1,3% su base annua mentre quelli alle imprese registrano un -3,8% dal -3,9 del mese precedente. I depositi del settore privato sono diminuiti dell’1,2% sui dodici mesi (-2% in gennaio).