
I tre indici USA dopo un’apertura positiva scelgono di andare verso il segno meno
Se dall’Asia i dati macro cinesi e la situazione del settore immobiliare di Pechino con l’arresto del numero uno di Evergrande non sono stati d’ostacolo per le borse orientali, in Europa ci si preoccupa ancora per le sorti delle politiche monetarie delle banche centrali. Non solo ma dall’altra parte dell’oceano un’altra paura è in agguato, quella dello shutdown.
Ecco allora spiegato il calo dello 0,3% di Piazza Affari che si avvicina alle altre piazze di scambio del Vecchio Continente. Infatti il Dax di Francoforte perde lo 0,26%, il Cac 40 di Parigi sul filo della parità arriva comunque a -0,05% e l’Ibex spagnolo in calo dello 0,36%.
A Wall Street, invece, nello stesso momento la pressione coinvolgeva anche i principali tre indici a stelle e strisce che, dopo una partenza positiva, viravano verso il segno meno. Mentre in Europa si chiudevano i battenti, negli USA l’S&P 500 perdeva lo 0,2%, il Dow arrivava a -0,2% e il Nasdaq cedeva lo 0,1%.
Da citare lo spread Btp-Bund a 188 punti, in calo dell’1,93%.
Tra i best performer a Milano, ci sono Tenaris, Saipem, Leonardo e ENI. Vendite, invece, per Banca MPS,Hera, A2A, ERG.
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