I numeri parlano di un -3,8%
Momento difficile per l’economia non solo per le incertezze geopolitiche e il pericolo di un aumento dei prezzi degli energetici. I recenti rialzi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali hanno portato ad un generale rallentamento della domanda dei prestiti bancari a famiglie ed imprese.
La conferma arriva dal dal rapporto mensile Abi a settembre 2023. Numeri alla mano si parla di un calo del 3,8% sullo stesso periodo del 2022 e che fa seguito al -3,5% di agosto. In quell’occasione si evidenziava che i prestiti alle imprese erano diminuiti del 6,2% e quelli alle famiglie dello 0,6%.
Ma già ai primi di agosto i numeri della BCE analizzati dalla Cgia evidenziavano un calo in tutta l’Eurozona dei prestiti alle imprese a sua volta causato sempre dall’aumento dei costi su prestiti e mutui. Da quel report si sottolineava una posizione dell’Italia che, in Europa, era la penultima in classifica con un calo del 5%. Peggio di noi solo Cipro.
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