
Ancora fumata nera sui diritti tv sulla serie A: da un lato le proposte di Sky e Dazn, dall’altro la possibilità di aprire un canale proprietario
Ancora nulla di fatto per i diritti della Serie A e tutto rimandato al prossimo 23 ottobre, quando i presidenti della Serie A si rivedranno per decidere se affidarsi ai broadcaster sui diritti tv o lanciare il canale della Lega.
Quest’ultima opzione consentirebbe di gestire in proprio la vendita delle partite direttamente agli utenti. In base a quanto apprende Radiocor, i club sarebbero spaccati tra l’ok ai broadcaster – in vantaggio il duo Dazn e Sky – e l’ipotesi del canale.
Nel corso dell’assemblea, si legge in una nota della Lega Serie A, «dopo un’analisi delle offerte pervenute oggi da parte dei broadcaster che hanno partecipato alle cinque giornate di trattative private (Dazn, Mediaset, Sky), sono stati approfonditi anche i modelli di realizzazione del Canale ufficiale della Lega Serie A».
I club hanno così deciso di dedicare tutta la settimana corrente a incontri quotidiani di studio e analisi dei possibili scenari, inclusa l’ipotesi di attivazione del Canale e torneranno a riunirsi in assemblea in presenza, nella sede di via Rosellini, il prossimo 23 ottobre, «giorno di scadenza della validità delle offerte presentate oggi dai broadcaster».
Danilo Iervolino (nella foto con Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli), patron della Salernitana, all’uscita dell’assemblea di Serie A ha sancito la spaccatura tra i club che non hanno deciso se affidarsi ai broadcaster o lanciare il canale della Lega sui diritti tv «La proposta dei broadcaster, a mio avviso, è molto molto bassa, non mi soddisfa e ho espresso grandi perplessità. Io spingo per il canale, penso che sia un atto di grande coraggio e di modernità».
«È giusto – ribadisce – che ci sia un canale della Lega, gestito da noi in termini commerciali e tecnologici. Io ho espresso la mia, chiaramente con Fiorentina e Napoli».
«Penso che (la serie A ndr) sia spaccata, non c’è una divisione tra grandi e piccole, ma tra chi vede un futuro roseo, stando in equilibrio così come si sta oggi, e chi ha il coraggio di cambiare e di vedere un futuro differente» prosegue Iervolino. Quanto alle offerte dei broadcaster, «la migliore è comunque bassa rispetto alle attese», lunedì prossimo «decideremo» ma «io sono contrario».