Attualmente il tasso di interesse resta nella forbice tra 5,25%-5,50%
Secondo quanto affermato dal presidente della Federal Reserve Jarome Powell, intervenuto all’Economic Club di New York l’inflazione è ancora troppo elevata e non ha escluso ulteriori aumenti dei tassi di interesse qualora l’economia o il mercato del lavoro dovessero inviare segnali di surriscaldamento.
«Ulteriori prove di una crescita persistentemente o il fatto che la tensione nel mercato del lavoro non sta diminuendo, potrebbero mettere a rischio ulteriori progressi nella lotta all’inflazione e potrebbero giustificare un ulteriore inasprimento della politica monetaria».
I commenti di Powell preparano il terreno in vista del prossimo incontro della banca centrale statunitense previsto per il primo novembre. Come reso noto dalle minute della riunione precedente, a settembre la Fed ha mantenuto i tassi di interesse stabili al livello massimo degli ultimi 22 anni, segnalando che potrebbe essere necessario un altro aumento entro la fine dell’anno per riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2%.
«La Fed esita a dire che il suo lavoro è finito. E penso che ciò causerà volatilità nel mercato finché non avremo un’idea più chiara di dove i tassi di interesse raggiungeranno il picco».
Attualmente il tasso di interesse resta nella forbice tra 5,25%-5,50%.
«L’inflazione è ancora troppo alta e alcuni mesi di dati positivi sono solo l’inizio di ciò che servirà per creare fiducia sul fatto che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il nostro obiettivo».
Il mercato del lavoro, ha affermato, rimane forte ma mostra anche segni di graduale raffreddamento. La crescita dei salari, ha aggiunto, sta mostrando un graduale declino verso livelli che sarebbero coerenti con un’inflazione del 2%.
«Fare troppo poco potrebbe consentire a un’inflazione superiore al target di radicarsi. Fare troppo potrebbe anche causare danni inutili all’economia».
Powell ha inoltre ricordato che «le tensioni geopolitiche sono molto elevate e comportano rischi importanti per l’attività economica globale. Il nostro ruolo istituzionale alla Federal Reserve è quello di monitorare questi sviluppi per le loro implicazioni economiche, che rimangono molto incerte».
FOTO: EPA/SHAWN THEW