La Corte si è espressa sull’ipotesi che il Mef presenti “congiuntamente con il fondo Kkr ed eventualmente ulteriori investitori, un’offerta vincolante idonea a consentire l’acquisizione di una partecipazione di minoranza (15/20%)”
Il Mef smentisce quanto riportato da alcuni organi di stampa: «La Corte dei Conti non ha espresso un giudizio preclusivo rispetto all’operazione di una Netco per l’acquisizione di Tim. I profili inerenti la sostenibilità finanziaria e la convenienza economica non sono stati analizzati in quanto la fase delle trattative non consentiva, allo stato, l’esame di dati definitivi rispetto all’operazione» scrive in una nota.
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Una delle parti del parere della Corte dei Conti trasmesso al Mef sul possibile investimento dello Stato nell’operazione di acquisizione della rete Tim è stata pubblicata su alcune testate: «In ragione di quanto esposto, pur prendendo atto che le attività valutative dell’operazione societaria risultano ancora in corso, queste Sezioni riunite ritengono che, allo stato attuale, il contenuto della motivazione del Dpcm e dei prospetti finanziari preliminari trasmessi, anch’essi sintetici, non appaiono idonei a suffragare adeguatamente il giudizio di sostenibilità finanziaria dell’investimento, alla stregua dei principi di completezza documentale e proporzionalità richiamati nella citata deliberazione n. 16/2022».
La Corte a sezioni riunite si è espressa sull’ipotesi che il Mef presenti «congiuntamente con il fondo Kohlberg Kravis Roberts & Co (Kkr) ed eventualmente ulteriori investitori, un’offerta vincolante idonea a consentire l’acquisizione di una partecipazione di minoranza – compresa tra il 15 e il 20 per cento – del capitale della società NetCo, nel limite massimo di 2.200 milioni».
Dopo aver trasmesso il Dpcm del primo settembre «a seguito di richiesta istruttoria del 2 ottobre 2023″, il Mef il 4 ottobre “ha trasmesso una relazione integrativa, nella quale ha fornito chiarimenti in merito alle finalità e alla struttura dell’operazione societaria, alla relativa compatibilità con la materia degli aiuti di Stato alle imprese, nonché precisato alcuni elementi finalizzati a dare conto delle valutazioni condotte dall’Amministrazione in materia di sostenibilità finanziaria nell’acquisto della partecipazioni societaria», spiega la Corte.
La sostenibilità finanziaria dell’operazione è stata valutata sia sotto il profilo oggettivo sia soggettivo e la Corte ricorda come non risulti «allo stato conclusa la fase negoziale delle trattative ed è ancora in corso la due diligence concernente gli aspetti contabili, finanziari, fiscali e legali di NetCo e Telecom Italia Sparkle».«In merito ai profili valutativi di convenienza economica, la scelta fatta con il Dpcm in esame – come ricordato – risponde ad una valutazione di carattere politico e strategico», spiega la Corte dei Conti.
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