
Tra le misure introdotte, con le competenze del mese di novembre 2023 sarà erogato un intervento straordinario una tantum pari a 3.000 euro lordi
Eni ha deciso di adottare un piano di interventi straordinari per un ammontare complessivo pari a circa 85 milioni di euro per supportare i circa 20 mila dipendenti, non dirigenti, del gruppo in Italia nell’attuale fase di congiuntura economica.
In particolare, si legge in una nota, tra le misure introdotte, con le competenze del mese di novembre 2023 sarà erogato un intervento straordinario una tantum pari a 3.000 euro lordi.
Verrà invece stabilmente incrementato del 45% il valore del buono pasto elettronico riconosciuto nelle giornate di prestazione lavorativa in smart working e, inoltre, sarà riconosciuto, in coerenza con quanto previsto dalla normativa vigente, un bonus carburante/ricarica elettrica del valore di 200€.
«Si tratta di un intervento di welfare aziendale a supporto delle persone Eni e delle loro famiglie. Il capitale umano è il fondamento di Eni impegnata nel proprio percorso di trasformazione energetica», conclude la nota.
L’annuncio avviene a due giorni dalla pubblicazione della trimestrale: Eni ha chiuso il terzo trimestre del 2023 con un utile netto adjusted di 1,818 miliardi, in calo del 51% anno su anno, ma superiore alla stima di 1,61 miliardi di euro del consensus di Bloomberg.
La cifra dei primi 9 mesi dell’esercizio ammonta a 6,66 miliardi, segnando un calo più corposo del 38%, condizionato dall’indebolimento dei prezzi degli idrocarburi, ma attenuato in modo significativo dal miglioramento delle prestazioni industriali. Anche l’utile netto è sceso a due cifre: -67% a 1,916 miliardi (4,598 miliardi nei primi nove mesi, -65%).
(foto ANSA)