
Unc: “bene, ma nulla di nuovo”
I taxi a Milano, Roma e Napoli non si trovano. Gli utenti lamentano di aspettare troppo tempo al telefono per trovare un’auto bianca che possa trasportarli e in un contesto di vita in cui siamo sempre di corsa, in città tra l’altro super trafficate, questo rappresenta un grosspo disagio. E così l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha inviato ai tre Comuni “una segnalazione sulle criticità riscontrate nell’erogazione del servizio taxi a danno degli utenti, in termini di qualità ed efficienza del servizio reso“, sollecitandoli ad adeguare il numero delle licenze alla domanda.
Perchè alla fine di questo si tratta: l’offerta dei taxi è insufficiente rispetto alla domanda. «Dalle risposte dei Comuni alle richieste di informazioni inviate dall’Antitrust sarebbe emersa una diffusa e strutturale inadeguatezza del numero delle licenze attive che ha generato un numero molto elevato di richieste inevase e di tempi eccessivamente lunghi di attesa», si legge in una nota.
L’Unione Nazionale Consumatori plaude ma fino ad un certo punto. «Bene, apprezziamo che l’Antitrust abbia messo un punto fermo nella diatriba tra consumatori, che chiedono più licenze, e tassisti che negano che ce ne sia bisogno – afferma il presidente Massimiliano Dona. – Ma dal nostro punto di vista non c’è nulla di nuovo. Questa carenza del numero delle licenze la denunciamo da anni, inutilmente e inascoltati. Ecco perché chiediamo le liberalizzazioni in questo settore, ad esempio eliminando i vincoli territoriali, in modo che sia i tassisti che gli Ncc possano svolgere il servizio dove vogliono, dando la possibilità ai tassisti di poter uscire dall’ambito comunale e agli Ncc di non dover rientrare in rimessa dopo ogni servizio, obbligo che ancora parzialmente permane nonostante una sentenza della Consulta».
FOTO: ANSA