
Urso si lecca le ferite: “siamo meno peggio di altri Paesi europei ma occhio ad inflazione ed intelligenza artificiale”
«La Germania è in recessione e un tempo la nostra crescita dipendeva da quella tedesca. Non siamo felici di andare meno peggio di altri, ma è incoraggiante». Il ministro per le Imprese e il made in Italy Adolfo Urso prova a vedere il bicchiere mezzo pieno nell’intervista rilasciata a La Stampa, rispondendo a una domanda sulla crescita zero del PIL nel terzo trimestre dell’Italia. «Con gli altri paesi europei – ha aggiunto – stiamo cercando di definire una politica industriale comune. Sapendo quanto è complicato il mondo, con la guerra ai nostri confini e la sfida titanica agli investimenti di Cina e Stati Uniti c’è poco da stare allegri. Il nostri futuro è in pericolo».
Il ministro ha toccato anche i temi caldi del momento: inflazione e intelligenza artificiale, sottolineando che la prima va monitorata costanetmente perchè può tornare a galoppare e la seconda va governata perchè può portare dei vantaggi ma anche dei rischi, soprattutto a scapito dell’uomo, come ha sottolineato l’altro ieri a Londra al primo summit internazionale organizzato sul tema e come poi ha ribadito anche la premier Meloni nella giornata di chiusura.
Nel corso dell’intervista, il Ministro ha sottolineato che “la rimodulazione del cosiddetto Repower Ue dovrebbe garantire al mio ministero otto miliardi di euro. Ho presentato quattro progetti per finanziare il rinnovo dei macchinari con Industria 5.0“. «Entro la fine di questo mese – ha aggiunto – spero di avere risposte e così utilizzare le risorse nel 2024, come sarebbe avvenuto con la Finanziaria».
Sulla Germania è intervenuto anche presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, che, nel corso di un’intervista che ha rilasciato all’emittente radiotelevisiva Ard, ha ribadito che il Paese non è il malato d’Europa e che non scivolerà in una grave recessione. «segnali sono migliori per il 2024, con la crescita che riprenderà. Tuttavia, vi è al momento una fase di grande incertezza, i tassi d’interesse salgono e di conseguenza l’economia rallenta. Ma questo andamento è parte del processo volto a ridurre l’inflazione», ha spiegato. Inoltre ha osservato che la Germania ha dei “problemi nel settore della demografia” e ha “sicuramente molto da fare per quanto riguarda la digitalizzazione” ma “se si affrontano tali questioni, vi è del potenziale anche per la Germania, quindi non sono preoccupato per le prospettive dell’economia tedesca nei prossimi anni”.
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