
Kazaks ha suggerito che la seconda metà del prossimo anno potrebbe essere un buon momento per iniziare a tagliare i tassi
Martins Kazaks invita alla prudenza. «La Bce può ridurre i tassi di interesse una volta accertato che l’inflazione si stia indirizzando stabilmente verso l’obiettivo del 2%. La decisione attuale di mantenere i tassi ai livelli correnti è per essere davvero convinti che l’inflazione non risalga. Una cosa è spingere l’inflazione verso il basso; un’altra è essere convinti che l’inflazione non risalga, ecco perché c’è questa prudenza», ha spiegato il capo ella banca centrale lettone, membro del Consiglio direttivo della Bce.
Kazaks ha suggerito che la seconda metà del prossimo anno potrebbe essere un buon momento per iniziare a tagliare i tassi, in linea con quanto stimato dalla maggior parte degli analisti al momento.
Le sue parole ricalcano un po’ quanto affermato dal collega Robert Holzmann, governatore della banca centrale austriaca, secondo cui è impensabile una riduzione dei tassi a breve. Anzi lui non ha neanche fornito un arco tempo entro cui la Bce potrebbe cominciare ad allentare la sua politica monetaria.
Nonostante le varie dichiarazioni da falco c’è tempo per allarmarsi. La prossima riunione di politica monetaria si sarà il 14 dicembre a Francoforte e fino ad allora ne sentiremo di opinioni ed analisi.
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