Nell’azionariato, Gap guadagna oltre il 18% dopo una trimestrale sopra le attese. Bene anche i colossi automobilistici, dopo l’happy ending dello sciopero
Apertura in lieve rialzo a Wall Street, dopo la seduta poco mossa di ieri. Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna 74,98 punti (+0,21%), lo S&P 500 sale di 5,02 punti (+0,11%), il Nasdaq è in ribasso di 8,21 punti (-0,06%).
Il petrolio Wti al Nymex guadagna l’1,66% a 74,11 dollari al barile, dopo aver perso ieri il 4,9% a causa dell’aumento delle scorte statunitensi e dei timori sulla domanda cinese. Il Wti va verso il quarto calo settimanale consecutivo, la serie peggiore da maggio, ed è in calo di oltre il 20% dal picco toccato a settembre.
Per quanto riguarda le criptovalute, il listino sta perdendo il 2,13%: in particolare, Bitcoin perde l’1,35%, Ethereum il 5,4%, Solana quasi il 10%. Bene, invece, Dogecoin, che guadagna due punti e mezzo percentuali.
Gli indici vanno verso la terza settimana positiva di fila, con rialzi – al momento – intorno al 2%. Gli ultimi giorni sono stati caratterizzati da una lunga serie di dati economici, da cui è emerso in particolare il rallentamento dell’inflazione. Per questo, un altro aumento dei tassi d’interesse è praticamente “impossibile”, dato che gli analisti credono che ci sia lo 0,3% di possibilità, a dicembre e a gennaio, che i tassi siano alzati. Sono poi aumentate al 34,6% le possibilità che la Federal Reserve possa iniziare a tagliare i tassi d’interesse già a marzo, esattamente due anni dopo l’inizio del ciclo di rialzi, secondo il FedWatch Tool di Cme Group. Nel complesso, i trader credono che la Fed possa tagliare i tassi fino a sette volte nel 2024.
Sull’azionario, il titolo di Gap guadagna il 18,5%, dopo una trimestrale superiore alle attese. Restando nel retail, Walmart cede lo 0,15%, dopo aver perso ieri l’8% nonostante una trimestrale sopra il consensus, a causa dell’outlook cauto sulle spese dei consumatori per le feste natalizie.
Continua a scendere il titolo di Alibaba, che cede il 2% dopo aver perso ieri il 9%, un calo costato al colosso cinese oltre 20 miliardi di dollari di capitalizzazione, a causa della rinuncia allo spin-off del suo gruppo cloud dovuto alle restrizioni statunitensi sull’esportazione di chip in Cina.
Il titolo di General Motors guadagna l’1,1%, dopo aver perso ieri il 2,3% in seguito alla notizia che i lavoratori negli Stati Uniti hanno approvato l’accordo contrattuale trovato tra il sindacato Uaw e la casa automobilistica. È di oggi la notizia della ratifica dell’accordo anche da parte dei lavoratori di Chrysler: in avvio, il titolo di Stellantis guadagna a sua volta l’1,1%. Anche i dipendenti di Ford Motor approveranno, molto probabilmente, l’accordo: il titolo della casa automobilistica guadagna l’1,5%.
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