
L’appuntamento è stato fissato dalla Premier a Palazzo Chigi per un colloquio sulla manovra con le parti sociali
Appuntamento per venerdì fissato dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Palazzo Chigi per un colloquio sulla manovra con le parti sociali. Ma il preavviso e gli impegni della controparte renderanno impossibile l’incontro. E subito parte la risposta del leader della Cgil, Maurizio Landini che dichiara, tra l’ironico ed il piccato «Dalla precettazione siamo passati alla convocazione. Però vorrei far presente che domani c’è lo sciopero nelle regioni del Nord, io sono alla manifestazione a Torino, Bombardieri è a Brescia. Se vogliono avere un incontro anche con noi serve un altro orario che non sia le 15.30. Così non siamo nelle condizioni di poter esserci perché non abbiamo il dono dell’ubiquità e noi non abbiamo neanche la possibilità di fermare treni o aerei, dobbiamo rispettare le regole».
Risposta simile anche dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi «Anche io ho un impegno già programmato, sarebbe poi scortese andare e non trovare Landini, per par condicio non ci sarò ma Confindustria sarà presente con una delegazione con il direttore generale» aggiungendo «Lancio la proposta di un grande patto con il segretario del Cgil per fare una operazione verità in Italia e dire insieme al sindacato chi sono quelli che non pagano, quelli che sono fuori dalle regole. E poi scopriremo che non è l’industria ma altri settori. Serve un grande patto di equità sociale da fare noi con il sindacato e dire chi sono quelli che pagano poco. Chi sono? Cooperative finte cooperative, commercio e servizi».
Si associa al coro il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri «Si ripete il copione del primo maggio. Il governo convoca una riunione a palazzo Chigi nelle stesse ore in cui c’è la mobilitazione generale delle lavoratrici e dei lavoratori del Nord, un ulteriore segno di mancanza di rispetto nei confronti di chi farà, domani, una giornata di sciopero. Sembra una scelta studiata apposta per impedire ai segretari generali di Cgil e Uil di partecipare all’incontro, essendo impossibilitati a bloccare treni o a dirottare aerei. Forse il presidente del Consiglio ha paura di questo confronto?».
FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI