
Bonomi: “la Lombardia e il Nord nel complesso hanno dimostrato ancora una volta la loro maturazione e determinazione nel sapere realizzare balzi in avanti affrontando difficoltà estreme”. In video messaggio anche la Meloni
La frenata dell’economia c’è, è inutile negarlo e non si può fingere di non vederla. E’ chiaro il messaggio del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, al Lombardia World Forum organizzato dalla Regione. «Lombardia e il Nord nel complesso – aggiunge – hanno dimostrato ancora una volta la loro maturazione e determinazione nel sapere realizzare balzi in avanti affrontando difficoltà estreme. Hanno certo contribuito anche turismo e servizi, ma i rilevanti tassi di crescita del 2021 e 2022 che non si vedevano dal secondo dopoguerra hanno visto come loro motrice il record di export manifatturiero e i risultati degli investimenti a doppia cifra delle imprese della Lombardia e del Nord. Tuttavia da numerosi trimestri ha iniziato a manifestarsi un limite sempre più evidente, il sovrapporsi di sempre nuove frustate esogene ha via via frenato al ribasso l’impetuosa crescita del biennio precedente. La frenata si avverte in Lombardia e tutto il Nord e non possiamo fingere di non vederla, non possiamo sperare semplicemente che tutto passi. Questi anni ci hanno insegnato che esiste un new normal, nell’economia internazionale le crisi improvvise sono diventate sempre più frequenti, rapide e imprevedibili».
Al Forum è intervenuta con un video messaggio anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che poco fa ha firmato un protocollo d’intesa Governo-Regione per lo sviluppo e la coesione, in occasione di Veronafiere. La Meloni ha delinato un quadro positivo della Regione. «La Lombardia è uno dei motori economici dell’Italia e dell’Europa, non a caso anima ormai da tanti anni l’iniziativa delle quattro Regioni che sono motore d’Europa. È la regione traino dell’export nazionale, ospita la Borsa italiana e le principali imprese a partecipazione estera nazionali, ha il più alto numero di consolati al mondo e si è sempre contraddistinta come polo di innovazione e di avanguardia. In questi anni l’economia lombarda, nonostante la complessa congiuntura internazionale, l’aumento dei costi, le materie prime, il tasso d’inflazione, ha dimostrato di essere un’economia solida e capace di reagire, lo dicono i dati sul Pil, sull’occupazione, sui consumi della famiglie, risultati sui cui, lo dico con garbo, credo abbia contribuito il governo regionale. Si tratta di una Regione che coniuga da sempre con grande attenzione lo sviluppo economico con l’attenzione al sociale risultando così uno degli esempi di quello che sappiamo essere come italiani, un grande popolo capace ancora di stupire coniugando tradizione e innovazione».
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