
Il Pmi Manifatturiero dell’Italia peggiora inaspettatamente a novembre, portandosi a 44,4 punti dai 44,9 di ottobre
La manifattura in Eurozona migliora ma rimane in forte contrazione. A novembre il Pmi manifatturiero finale si attesta a 44,2 punti rispetto ai 43,8 della rilevazione preliminare e a 43,1 di ottobre. L’indicatore è rimasto bloccato in contrazione, con il calo della produzione, dei nuovi ordini, dell’attività di acquisto e delle giacenze che è rallentato, mentre l’ottimismo delle aziende è aumentato leggermente al livello massimo in tre mesi. Il dato è ben al di sotto della soglia critica dei 50 punti che fa da spartacque tra contrazione (valori al di sotto) ed espansione (valori al di sopra).
Tra le 8 nazioni incluse nell’HCOB PMI del settore manifatturiero dell’Eurozona 6 hanno registrato una contrazione. L’Austria è stata la nazione a riportare la prestazione peggiore, seguita subito dopo dalla Germania e dalla Francia. Due nazioni sono andate contro la tendenza generale di novembre: la Grecia e l’Irlanda. La prima ha osservato un miglioramento della crescita al livello massimo in tre mesi. L’economia manifatturiera dell’Irlanda si è stabilizzata, dopo i due mesi di declino consecutivi.
Il Pmi Manifatturiero dell’Italia peggiora inaspettatamente a novembre, portandosi a 44,4 punti dai 44,9 di ottobre, contro una stima di 45,2 punti. Si tratta del calo maggiore da giugno ed estende l’attuale sequenza di contrazione a 8 mesi.
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