Il dato frena la crescita al 3,1% rispetto a un anno fa
Non arrivano buone notizie dal fronte economico americano. L’indice dei prezzi al consumo, un indicatore dell’inflazione attentamente monitorato dalla Fed, è aumentato dello 0,1% a novembre, ed è cresciuto del 3,1% rispetto a un anno fa. Lo ha riferito oggi il Dipartimento del Lavoro che segnala che mentre il tasso mensile ha indicato una ripresa rispetto al dato piatto dell’IPC di ottobre, il tasso annuale è in calo dal 3,2% del mese prima.
Escludendo la volatilità dei prezzi alimentari ed energetici, l’IPC core è aumentato dello 0,3% nel mese e del 4% rispetto a un anno fa.
I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati dello 0,2%, sostenuti da un aumento dello 0,4% del cibo fuori casa. Su base annua l’alimentare è cresciuto del 2,9% mentre l’energia è scesa del 5,4%.
I prezzi degli alloggi, che rappresentano circa un terzo del peso dell’IPC, sono aumentati dello 0,4% su base mensile e del 6,5% su base 12 mesi.
I dati arrivano quando inizia la due giorni di politica monetaria della Fed. Domani sapremo la decisione finale prima di Natale, con gli operatori che stimano che la banca centrale americana manterrà il tasso dei fondi federali stabile nell’intervallo 5,25%-5,5%.
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