
Nella settimana al 15 dicembre l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra una flessione dell’1,5%, dopo il +7,4% della settimana precedente. In calo il deficit delle partite correnti
La domanda di mutui crolla negli Usa nonostante un altro calo dei tassi di interesse. Nella settimana al 15 dicembre l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario crolla dell’1,5%, dopo il +7,4% della settimana precedente. E questo nonostante il tasso di interesse medio contrattuale per i mutui trentennali a tasso fisso con saldi di prestito conformi ($ 726.200 o meno) sia sceso al 6,83% dal 7,07%. Lo rende noto la Mortgage Bankers Associations (MBA).
Secondo l’MBA le richieste di rifinanziamento di un mutuo per la casa sono scese del 2% nella settimana terminata venerdì, dopo essere aumentate del 19% la settimana prima. La domanda di rifinanziamento è stata tuttavia superiore del 18% rispetto alla stessa settimana di un anno fa.
Le richieste di mutuo per l’acquisto di una casa sono diminuite dell?1% durante la settimana e sono state inferiori del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
L’associazione ha dichiarato di aspettarsi che il volume dei mutui erogati aumenterà del 22% nel 2024 fino a raggiungere i due trilioni di dollari, con un aumento del 14% nel volume degli acquisti e un aumento del 56% nella domanda di rifinanziamento.
Scende il deficit delle partite correnti. Nel terzo trimestre il disavanzo si porta a 200,3 miliardi di dollari rispetto ai 216,8 miliardi precedenti. A comunicarlo è stato il Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio statunitense secondo cui le attese di mercato erano per un deficit più contenuto e pari a 197 miliardi di dollari.
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