
Il dato complessivo del 2023 riflette la crescita migliore dal 2008, con il +12,2% e oltre 3.000 unità immatricolate in più rispetto al 2022
Il mercato dei veicoli industriali registra una brusca frenata, con le immatricolazioni a dicembre ferme a 1.851 unità rispetto alle 2.587 del 2022. Si tratta di un calo corposo del 28,5%. Tutte le categorie di peso chiudono l’ultimo mese dell’anno in negativo. Andamento diverso se si valuta il dato complessivo che riflette la crescita migliore dal 2008, con il +12,2% e oltre 3.000 unità immatricolate in più rispetto al 2022. E’ quanto emerge dagli ultimi dati dell’UNRAE.
«Valutiamo positivamente l’andamento complessivo dell’anno, a riprova della dinamicità del settore dei veicoli industriali, che rappresenta notoriamente la cartina di tornasole dello stato di salute dell’economia del nostro Paese. Ciononostante, il dato registrato a dicembre (-28,5%), unitamente al calo della domanda già in corso da mesi, lascia presagire una contrazione del mercato nel 2024 – ha commentato Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE. – Accogliamo, quindi, con favore l’intervento del Governo relativo al contributo maggiorato per la c.d. Sabatini Green, che sostiene gli investimenti in veicoli a basso impatto ambientale compatibili con l’uso dell’HVO. Tuttavia, non possiamo non esprimere il nostro rammarico per non aver colto l’opportunità di parametrare l’aumento delle tariffe autostradali nel 2024 in base alla classe di emissione, cominciando così ad introdurre in maniera fattiva il principio «chi più inquina più paga».
FOTO: SHUTTERSTOCK