
+0,3% su mese e +3,4% su anno. Richieste di sussidi alòla disoccupazione in calo
Aumenta l’inflazione negli Usa. A dicembre l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,3% su mese, più del previsto visto che gli analisti si attendevano un aumento dello 0,2%. Stesso discorso anche a livello tendenziale: in questo caso il CPI ha chiuso il 2023 in rialzo del 3,4%, mentre il consensus opetava per un +3,2%.
Escludendo la volatilità dei prezzi alimentari ed energetici, il cosiddetto CPI core è aumentato dello 0,3% nel mese e del 3,9% rispetto a un anno fa, rispetto alle rispettive stime dello 0,3% e del 3,8%. Gran parte dell’aumento è dovuto all’aumento dei costi degli alloggi. La categoria è cresciuta dello 0,5% nel mese e ha rappresentato più della metà dell’aumento dell’IPC core. Su base annua, i costi degli alloggi sono aumentati del 6,2%, pari a circa due terzi dell’aumento dell’inflazione.
I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati dello 0,2% a dicembre, come a novembre, mentre l’energia ha registrato un aumento dello 0,4% dopo il calo del 2,3% a novembre. La benzina è aumentata dello 0,2%.
Questo dell’inflazione era un dato molto atteso dai mercati per capire quali saranno le prossime mosse della Fed che si riunirà il prossimo 30 e 31 gennaio per decidere la politica monetaria da intraprendere dopo aver lasciato i tassi invariati a dicembre.
Sul fronte lavoro diminuiscono le richieste di sussidio alla disoccupazione. Nella settimana al 6 gennaio sono risultate pari a 202.000 unità, in calo di 1.000 mila unità rispetto alle 203.000 unità della settimana precedente, mentre gli analisti erano per una salita fino a 210 mila unità. Lo dicono i dati del Dipartimento del Lavoro americano.
La media a quattro settimane, un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente, si è assestata a 207.750 unità, in calo di 250 unità rispetto al dato della settimana precedente.
Infine, nella settimana al 30 dicembre, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.834.000, in calo di 34.000 mila unità rispetto alla settimana precedente con gli analisti che si aspettavano un valore pari a 1.871.000.
FOTO: SHUTTERSTOCK