
La Bce potrebbe sfidare le aspettative del mercato e rinviare l’avvio di tagli dei tassi di interesse per tutto il 2024
È possibile che non ci saranno tagli dei tassi quest’anno. E’ quanto sostiene il membro del Consiglio direttivo della Banca centrale europea Robert Holzmann, secondo cui l’istituzione di Francoforte potrebbe sfidare le aspettative del mercato e rinviare l’inizio di una politica più accomodante per tutto il 2024. «Non riesco a immaginare che parleremo ancora di tagli, perché non dovremmo parlarne. Tutto ciò che abbiamo visto nelle ultime settimane indica il contrario direzione, quindi potrei anche non prevedere alcun taglio quest’anno», ha riferito alla CNBC parlando a Davos.
Alla domanda su coloro che chiedono il primo taglio dei tassi entro aprile, il governatore della banca centrale austriaca ha aggiunto: «temo che, lasciando Davos, quelle persone rimarranno profondamente deluse».
L’inflazione complessiva nella zona euro è salita al 2,9% a dicembre rispetto al 2,4% del mese precedente, in gran parte sulla scia dei prezzi dell’energia. La BCE punta all’inflazione al 2%.
«A meno che non vediamo un chiaro calo verso il 2%, non potremo fare alcun annuncio quando taglieremo», ha concluso Holzmann.
Poco prima di Natale la Bce, nella sua ultima riunione di politica monetaria del 2023, ha lasciato come da attese i tassi fermi per la seconda volta consecutiva. Il tasso sui rifinanziamenti principali resta fermo al 4,50%, quello sui depositi al 4%, e quello sui prestiti marginali al 4,75%. Adesso l’appuntamento per scoprire le prossime decisioni di politica monetaria è fissato al 25 gennaio.
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