
Il mandato sarebbe scaduto formalmente ad aprile
E’ arrivata l’ufficialità, dopo le indiscrezioni trapelate negli ultimi periodi Francesco Profumo si dimetterà da presidente della Compagnia di San Paolo di Torino, in lieve anticipo rispetto alla naturale scadenza del mandato. Lo ha annunciato lui stesso in una nota: «Rassegnerò le mie dimissioni dalla carica di Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo in data 22 febbraio 2024». In questo modo il numero uno della fondazione lancia, di fatto, la sua scalata ai vertici di Intesa Sanpaolo, banca di cui l’ente è tra gli azionisti di peso. Che Profumo potesse lasciare l’incarico anzitempo era nell’aria. Per diventare presidente di Intesa occorre non avere ricoperto ruoli considerati incompatibili, come appunto la presidenza della Compagnia, nei 12 mesi precedenti alla nomina. La fondazione torinese detiene il 6,5% della banca e, per prassi, ne esprime il presidente, che oggi è l’accademico torinese Gian Maria Gros-Pietro.
La nota con cui Profumo annuncia il suo addio e fa un lungo elenco degli obiettivi raggiunti durante il suo duplice mandato, che scade formalmente ad aprile. Rimarca di aver contribuito alla trasformazione della fondazione, che resta «un punto di riferimento della filantropia italiana e internazionale, un’istituzione molto solida, con un patrimonio che alla fine del 2023 si è avvicinato ai massimi storici e con una performance in termini di rendimento che nello scorso anno si è collocata anch’essa tra i livelli più elevati – continua Profumo – alla luce delle considerazioni dinnanzi rappresentate, ho realizzato che la possibilità di lasciare la carica di Presidente con un breve anticipo rispetto alla naturale scadenza del mandato non determinerebbe difficoltà né sul piano istituzionale né su quello operativo. Ciò è dettato dalla consapevolezza di ritenere ormai sostanzialmente e compiutamente concluso il mio ruolo alla guida della Fondazione».
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Così il presidente della Compagnia Intesa San Paolo, qualche giorno fa durante il suo ultimo Compagnia day: «Lascio una Compagnia di San Paolo trasformata rispetto a quella di otto anni fa. La fondazione ha saputo leggere le trasformazioni e dotarsi con anticipo di alcuni strumenti che saranno fondamentali per il futuro» , aveva affermato ai giornalisti che gli chiedevano sul suo futuro, convinti che il mandato sarebbe durato fino a primavera, quando avrebbe naturalmente lasciato il posto al suo successore. E alla domanda precisa sulle intenzioni, se avesse deciso di lasciare per un meritato riposo, aveva così risposto con una battuta: «Riposarmi? Bisogna capire in che senso».
FOTO: ANSA