AdI contestava il ricorso all’amministrazione straordinaria. Bocciata anche la questione di legittimità costituzionale
Il Tribunale di Milano ha rigettato l’istanza di Acciaierie d’Italia contro l’amministrazione straordinaria e per l’avvio della composizione negoziata, e al contempo ha dichiarato “manifestamente non fondata la questione di legittimità costituzionale“, che i legali di AdI avevano sollevato in ordine al decreto dello scorso anno sulla parte che riguarda l’amministrazione straordinaria.
Nell’ordinanza si legge che è “rigettata la domanda di parte ricorrente Acciaierie d’Italia volta a inibire ad Invitalia di richiedere al ministro delle Attività produttive, oggi, ministro delle Imprese e del Made in Italy, l’emissione del provvedimento di apertura dell’amministrazione straordinaria, nonché alla Camera di Commercio l’archiviazione della domanda presentata da Adi in data 15 gennaio 2024“, ovvero quella riguardante la composizione negoziata, e “alla Camera di Commercio di disporre l’archiviazione su richiesta di Invitalia o d’ufficio della domanda presentata da AdI in data 15 gennaio 2024“.
Soddisfatto della decisione del tribunale di Milano il sindacato UIlm. Secondo il segretario generale Rocco Palombella, l’ordinanza «mette un punto fermo a questa vicenda che diventa ogni giorno più drammatica. È fallito l’ennesimo tentativo di AdI di prendere ulteriore tempo. Da questo momento si può finalmente provare a risollevare le sorti dell’ex Ilva senza il socio privato, che in questi anni ha portato gli stabilimenti al minimo storico di produzione e che ha accumulato oltre 3 miliardi di debiti – per Palombella sarebbe stata preferibile – un’uscita di scena di Mittal consensuale, ma l’unica strada possibile a quanto pare resta quella dell’amministrazione straordinaria. Chiediamo però al Governo di evitare quanto accaduto nel 2015: vanno salvaguardati i lavoratori e le aziende dell’appalto accogliendo le richieste che stanno portando avanti in queste ore, e va subito avviato un piano di risanamento dell’ex Ilva, tutelando l’ambiente e i territori – conclude il segretario di UIlm – Mancano evidentemente pochi giorni alla fermata totale, il Governo faccia in fretta se vuole salvare l’ex Ilva».
FOTO: SHUTTERSTOCK
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