Per il 2023 si stima una crescita del Pil dello 0,6%, rispetto allo 0,7% desumibile dalle serie trimestrali. +0,8% per il 2024 e +1,1% per il 2025
Upb peggiora la stima sul Pil italiano. Per il 2023 si stima una crescita dello 0,6%, rispetto allo 0,7% desumibile dalle serie trimestrali. Per l’anno corrente si prevede una lieve accelerazione allo 0,8%, mentre per il prossimo la dinamica del Pil dovrebbe consolidarsi all’1,1%.
Le previsioni sono lievemente peggiorate rispetto a quelle formulate in ottobre (+1,1 per quest’anno) e questo perché le prospettive dell’economia sono esposte a molteplici rischi sfavorevoli: le fonti di incertezza sono prevalentemente di natura esogena in quanto provengono da fattori internazionali, in particolare la guerra in Ucraina e Medio Oriente, che potrebbero frenare il commercio globale. «Il robusto recupero degli scambi internazionali per il 2024 è però – aggiunge – essenziale per concretizzare l’accelerazione del Pil italiano nel biennio di previsione».
L’Upb segnala che dal terzo trimestre 2022 l’economia è risultata debole e gli indicatori settoriali recenti delineano una dinamica congiunturale ancora flebile, a fronte di marcate differenze settoriali: l’industria si contrae, il terziario tiene e l’edilizia recupera velocemente negli ultimi mesi del 2023.
L’Ufficio parlamentare di bilancio prevede che gli aumenti del trasporto causati dagli attacchi nel Mar Rosso potrebbero incidere sui prezzi al consumo per un paio di decimi di punto percentuale in un orizzonte biennale.
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