Oggi l’emendamento per la riduzione dell’Irpef agricola sarà discusso dalle 17 alla Camera nel decreto Milleproroghe
Nuove dal fronte agricoltori, a breve il movimento Riscatto agricolo, capitanato dal leader Andrea Papa incontreranno il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Dopo che il ministro aveva raggiunto a sorpresa il presidio in via Nomentana venerdì sera in contemporanea con la manifestazione sul Grande raccordo anulare di Roma, oggi appuntamento più istituzionale per le parti.
Occhi puntati invece su giovedì alle 15, quando al Circo Massimo si svolgerà la manifestazione del Cra agricoltori traditi, l’altro fronte della protesta degli agricoltori.
Anche dalla Francia arrivano venti inquieti per quanto riguarda gli agricoltori che annunciano tramite il sindacato che potrebbero riprendere le proteste. Infatti è il presidente del sindacato agricolo francese Fnsea, Arnaud Rousseau, a minacciare un possibile ritorno delle proteste degli agricoltori e chiede di accelerare le trattative con il governo per rispondere alle richieste del settore. “Sul tavolo abbiamo messo proposte molto concrete ma non stiamo rispettando le tempistiche“, ha detto Rousseau all’mittente televisiva BfmTv. Domani pomeriggio il premier Gabriel Attal riceverà la Fnsea e il sindacato dei Giovani agricoltori per discutere di alcuni dossier, come ad esempio l’utilizzo dei pesticidi.
Sembra essere durata poco la tregua tra i sindacati degli agricoltori francesi e il Governo. Dopo che, circa due settimana fa Attal ha detto di voler approvare una legge a favore della sovranità alimentare spiegando che gli obiettivi del governo sono «ridare valore agli alimenti» e «aumentare il reddito degli agricoltori, proteggerli dalla concorrenza sleale e semplificare la loro vita quotidiana. Con il primo ministro intento a voler rafforzare le leggi approvate nel 2018 che regolano i rapporti commerciali tra produttori e grande distribuzione con l’obiettivo di garantire prezzi equi. Oltre ad aver annunciato 150 milioni di euro di aiuti per gli allevatori e una diminuzione delle tasse sulle aziende agricole trasferite dalle vecchie generazioni a quelle più giovani, per facilitare il ricambio generazionale di un settore che sta invecchiando rapidamente. Inoltre, il primo ministro ha detto che la Francia vieterà le importazioni di frutta e verdura trattata con l’insetticida tiaclopride, attualmente vietato in Europa, aggiungendo anche che il piano Ecophyto, volto a ridurre l’uso di pesticidi, sarà «messo in pausa». Quest’ultima dichiarazione è stata fatta in risposta a una richiesta degli agricoltori che avevano denunciato l’esistenza, nel loro paese, di norme più severe sui pesticidi rispetto a quelle dei paesi vicini.
Annunci che sembravano aver convinto i principali sindacati degli agricoltori francesi le cui proteste si sono aggiunte a quelle organizzate nelle ultime settimane in vari paesi europei fra cui Germania, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Regno Unito e Serbia, oltre che in Italia, come stiamo seguendo.
Al di là delle singole rivendicazioni nazionali, ricordiamo che la motivazione comune della protesta è l’opposizione alle conseguenze dirette e indirette del Green Deal europeo, una serie di misure promosse dall’Unione Europea per rendere più sostenibili e meno dannosi per l’ambiente la produzione di energia e lo stile di vita di cittadini e cittadine. Queste misure hanno un grosso peso sull’agricoltura e sulla produzione di cibo.
FOTO: SHUTTERSTOCK
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