Il ritorno di un veicolo americano sulla Luna a 52 anni dall’ultima missione Apollo
Una prima assoluta nella storia dell’era spaziale, che segna anche il ritorno di un veicolo americano sulla Luna a 52 anni dall’ultima missione ‘Apollo’. L’azienda con sede a Houston ha compiuto quello che in molti già definiscono un passo da gigante per i privati.
E’ Odysseus, dell’azienda texana Intuitive Machine. Lanciato il 15 febbraio, è entrato nell’orbita lunare il 21 febbraio, dopo aver percorso un milione di chilometri. La manovra di allunaggio si è svolta come previsto, ma ci sono stati momenti di tensione dovuti alle comunicazioni. Dopo alcuni tentativi con più antenne da Terra, finalmente è arrivato il segnale dal lander. “Possiamo confermare senza dubbio che il nostro veicolo è sulla superficie della Luna e che stiamo trasmettendo“, ha detto il direttore di volo Tim Crain.
Il viaggio di Odie è progettato per valutare l’ambiente del Polo Sud della Luna in vista del piano della Nasa di riportare una missione con equipaggio sul nostro satellite alla fine del 2026.
La missione Im-1 ha raggiunto il suo obiettivo, cruciale per il futuro dei programmi lunari e per la Lunar Space Economy. Quello di Odysseus, il lander della classe Nova-C della Intuitive Machine, è il primo successo di una missione privata dopo i fallimenti del lander Peregrine dell’azienda americana Astrobotic nello scorso gennaio e quelli dei lander da Hakuto-R M1 della giapponese ispace nel 2023 e di Beresheet, dell’azienda israeliana SpaceIL nel 2019. Sono invece quattro i Paesi che hanno fatto posare un loro veicolo sulla Luna: dopo gli Stati Uniti sono riusciti ad allunare Russia, Cina, India e Giappone. Era dall’11 dicembre 1972 che un veicolo costruito negli Stati Uniti non si posava sul suolo lunare. L’azienda con sede a Houston ha compiuto quello che in molti definiscono “un passo da gigante per i privati“.
“Odysseus ha una nuova casa“, ha scritto su X la Intuitive Machine, riferendosi al sito di allunaggio del suo lander, vicino al cratere Malapert A, a circa 300 chilometri dal polo Sud lunare. Questo cratere, dal diametro di circa 69 chilometri, è vicino al massiccio di Malapert, una dei 13 siti considerati per la missione Artemis III della Nasa. Come era accaduto per il lander Peregrine della Astrobotic, anche Odysseus è finanziato in parte dal programma varato nel 2018 dalla Nasa per i voli commerciali, il Commercial Lunar Payload Services e, come l’altra missione, ha a bordo sei strumenti della Nasa, il cui obiettivo è raccogliere dati utili alla pianificazione delle future missioni del programma Artemis, destinato e portare nuovamente degli astronauti sulla Luna.
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