Il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ritiene che la Bce potrebbe essere in grado di abbassare i tassi prima della pausa estiva, ma ha rimarcato, come tutti i suoi colleghi finora, che tutto “dipenderà dai dati, anche se le prospettive sono buone”. «L’ultimo miglio della politica monetaria è solitamente difficile, bisogna rimanere calmi, non si può diventare euforici troppo presto affermando di aver battuto l’inflazione».
Le prossime riunioni di politica monetaria della Bce sono in programma l’11 aprile, il 6 giugno e il 18 luglio, dopodiché non ci saranno meeting fino al 12 settembre. Intanto ieri ha deciso di lasciare ancora una volta i tassi invariati al 4,50%, esattamente come da attese.
Nagel ha affermato anche che la crescita economica della Germania è troppo lenta, ma si aspetta un nuovo slancio “se facciamo i nostri compiti”. Pesano la debole dolmanda esterna, i consumi che rimangono cauti e gli investimenti frenati.
Come Nagel infine anche il governatore della Banca di Francia Francois Villeroy de Galhau ha detto che è “molto probabile” che la Bce effettuerà i primi tagli dei tassi di interesse “in primavera“.