Superato abbondantemente il pregiudizio delle donne al volante, risulta che l’acquisto di automobili in Italia ha trovato una protagonista inaspettata, proprio la donna. Secondo i recenti dati rivelati dall’Unrae in occasione del Pink Motor Day, più del 40% delle auto circolanti nel Belpaese è intestato al gentil sesso. Questa rappresentanza femminile si manifesta fortemente anche tra i compratori di auto nuove, dove le donne contano per il 40,6% dei clienti privati. Un dato significativo, anche se marcato da un leggero decremento, inferiore di un punto percentuale rispetto all’anno precedente.
Cristiana Petrucci, responsabile del Centro studi e statistiche di Unrae, interpreta questa flessione come il riflesso di un contesto economico complesso che avrebbe inciso maggiormente sulle consumatrici. Nonostante ciò, la propensione verso il mercato dell’usato ha registrato un incremento, passando dal 37,9% al 38,3% nel 2023. Questo trend suggerisce una cautela economica, ma anche un possibile cambio di priorità nell’acquisto di vetture adatte a espletare la funzione richiesta evitando un esborso maggiore per il nuovo.
Quando si parla di innovazione ambientale, le statistiche mostrano una lenta adozione anche da parte delle donne, che preferiscono motori tradizionali a quelli elettrici puri, questi ultimi fermi al 2,8% contro un 4,2% degli uomini. Anche le auto con tecnologia plug-in stentano a crescere, attestandosi all’1,4%. Preferenze che evidenziano come la mobilità elettrica non abbia ancora completamente conquistato la fiducia della clientela femminile, un fenomeno che merita specifiche strategie di marketing per promuovere una mobilità più sostenibile.
Nonostante queste resistenze, le donne mostrano di avere gusti ben definiti, con una predilezione evidente per i veicoli del segmento A e B e in particolare per i suv di segmento B. Un segnale che gli standard di praticità e stile vanno pari passo con la scelta di un’auto adeguata alle proprie necessità quotidiane.
Il Pink Motor Day non ha tralasciato nemmeno i dati occupazionali, riferendo di una presenza femminile nelle concessionarie che raggiunge il 24%, secondo un’indagine di Findomestic effettuata nel 2022. Nei ranghi delle aziende associate all’Unrae, invece, il dato sale al 29%, testimoniando un interesse crescente delle donne verso questo settore lavorativo. Un valore che, seppur ancora distante dalla parità di genere, mostra segnali di progresso e un’integrazione professionale in un campo storicamente dominato dagli uomini.
In conclusione, i dati esibiti da Unrae sottolineano una presenza femminile attiva e in crescita nel mondo dell’automotive, sia come consumatrici che come professioniste. Questo panorama offre numerosi spunti di riflessione sulle dinamiche di mercato e sulle politiche di marketing da adottare, con l’obiettivo di rispondere al meglio alle esigenze di tutti i consumatori, indipendentemente dal genere.