A Bastia Umbra per la firma dell’accordo per la coesione tra il Governo e la Regione Umbria, il presidente del consiglio Giorgia Meloni torna a parlare di Regioni ma soprattutto di Pnrr, rivendicando i successi ottenuti dall’attuale governo.
Prosegue il lavoro che il governo sta portando avanti d’intesa con le Regioni italiane: dopo la sottoscrizione di ieri in Friuli Venezia Giulia tra la Presidenza del Consiglio e la Regione, oggi la sigla di un nuovo accordo con l’Umbria firmato dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Regione Donatella Tesei.
Si tratta del dodicesimo accordo definito. «Ammontano a 238,2 milioni di euro le risorse assegnate, di cui 27,7 milioni erano stati già assegnati come anticipo nel 2021. Anche in questo caso una cifra importante, che servirà a finanziare complessivamente 36 progetti e linee di azione strategiche per il territorio umbro, attivando investimenti per un valore complessivo di 287,8 milioni di euro», spiega il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto che coordina il lavoro delle amministrazioni centrali e periferiche.
«Si tratta di importanti progetti che rispondono alla più ampia strategia di sviluppo regionale che, coerentemente con la natura del Fondo sviluppo e coesione di fondo per investimenti strategici con una particolare vocazione infrastrutturale, ha inteso selezionare interventi che interessano in particolare gli ambiti della riqualificazione degli asset territoriali, del potenziamento dei trasporti, dell’efficientamento energetico, del rilancio di un importante sito industriale, e che include anche la riqualificazione del centro di Bastia Umbria Fiere dove ha avuto luogo la firma dell’accordo – ha proseguito –
Un ulteriore passo avanti in un cammino che toccherà tutta l’Italia, tutte le Regioni e le Province autonome, da Nord a Sud, e che ormai è a metà del suo percorso, a conferma che il confronto e la condivisione dei progetti con le amministrazioni interessate è il modo migliore per vincere la grande sfida della modernizzazione e innescare una crescita strutturale del nostro paese, ottimizzando l’impiego delle risorse e facendo in modo che non un euro vada sprecato», ha concluso il ministro.
«Nella vecchia programmazione 2014-2020 c’erano a disposizione 126 miliardi di fondi di coesione ma ne sono stati spesi 46. Un Paese come l’Italia, che non naviga nell’oro e di divari ne ha diversi, non può permettersi di non fare arrivare a terra 80 miliardi di euro». Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione della firma dell’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la Regione Umbria.
Sul piano di ripresa e resilienza la premier ha puntualizzato: «Voglio rivendicare il lavoro fatto sul Pnrr. A dispetto di tutti gli allarmi lanciati in questi mesi, nel 2023 abbiamo completato gli obiettivi della terza, quarta e quinta rata, oltre a rinegoziare il Piano stesso liberando 21 miliardi», ha aggiunto Meloni.