Isabel Schnabel, componente del comitato esecutivo della Bce è intervenuta all’incontro del Money Market Contact Group a Francoforte, ha parlato con la stampa di vari argomenti. Le sue dichiarazioni riguardo la riduzione di eccesso di liquidità.
«La configurazione del nostro quadro sostiene la stabilità finanziaria consentendo alle banche di rimpiazzare le riserve che saranno assorbite dallo smaltimento dei nostri asset di politica monetaria nelle aste di rifinanziamento a un costo che non le incoraggerà né ad ammassare eccessivamente né a evitare del tutto di depositarle presso la banca centrale – Isabel Schnabel ha continuato – la transizione da una situazione di abbondante eccesso di liquidità a una di liquidità meno ampia ha pochi precedenti e c’è molta incertezza su come i partecipanti del mercato adegueranno il loro comportamento – Per questo, ha concluso Schnabel – la Bce monitorerà attentamente l’evoluzione e la distribuzione dell’eccesso di liquidità, la formazione dei tassi sui mercati monetari, l’evoluzione della domanda di riserve da parte delle banche e il funzionamento dei mercati monetari e dei mercati finanziari più in generale».
«Dopo che le banche hanno iniziato a rimborsare i prestiti Tltro e alcuni bond detenuti dall’Eurosistema sono arrivati a scadenza senza essere reinvestiti, l’eccesso di liquidità è sceso di circa 1.200 miliardi da un massimo di quasi 4.700 miliardi a metà del 2022 – dichiara ancora la Schnabel all’incontro del Money Market Contact Group a Francoforte – Entro la fine del 2025 ci aspettiamo che scenda di altri 1.400 miliardi a circa 2.100 miliardi».
Il falco Isabel Schnabel dalla posizione più dura all’interno della Banca centrale europea ha inoltre parlato delle modifiche al quadro operativo che non avranno impatti sulla politica monetaria europea.
«Le modifiche al nostro operational framework non hanno implicazioni sulla nostra posizione di politica monetaria, né per quanto riguarda i tassi né sui portafogli di bond, che prevediamo di continuare a smaltire. Con la riduzione dell’eccesso di liquidità – ha aggiunto – la chiarezza del quadro aiuterà le banche a prepararsi per un periodo in cui mantenere riserve presso la banca centrale non sarà più a costo zero – Allo stesso tempo, ha notato ancora Schnabel – la decisione di ridurre lo spread tra i tassi abbassando quelli sulle operazioni di rifinanziamento e sulla marginal lending facility dal 18 settembre 2024 assicurerà che la volatilità dei tassi sarà contenuta man mano che il la normalizzazione del bilancio procede e che le controparti useranno le aste di rifinanziamento come parte integrante di una trasmissione regolare della politica monetaria».