La banca centrale della Malesia ha dichiarato oggi che Google ha citato erroneamente il tasso di cambio del ringgit, sottovalutando la valuta rispetto al dollaro, e che cercherà spiegazioni presso il colosso tecnologico.
Il ringgit, che il mese scorso è sceso al minimo da 26 anni, quest’anno si è indebolito di circa il 2,44%.
La Bank Negara Malaysia ha affermato che la valuta è sottovalutata e non riflette i fondamentali economici positivi della Malesia.
La banca ha affermato in un comunicato che Google ha pubblicato informazioni imprecise e lo ha fatto anche il 6 febbraio.
«Poiché questo è il secondo caso di segnalazione errata, BNM contatterà Google per una spiegazione di come si è verificata la segnalazione non accurata e delle misure correttive adottate dato che si tratta di un problema ricorrente che ha afflitto la Malesia e altri paesi negli ultimi mesi», lo ha affermato la BNM in un comunicato.
Il gigante della ricerca non verifica i dati forniti dalle borse finanziarie e da altri fornitori di contenuti e declina qualsiasi obbligo in tal senso, secondo le dichiarazioni di non responsabilità sul suo sito web.
Venerdì Google ha quotato il ringgit a 4,98 per un dollaro, ha detto BNM, mentre il livello più debole della valuta malese secondo i dati ufficiali era 4,7075.
Sul mercato interbancario onshore la BNM ha quotato il ringgit alle 9:00 a 4,7015 e alle 17:00 a 4,7045. Per fare un confronto, i dati LSEG utilizzati da molti partecipanti al mercato internazionale citano una chiusura del venerdì di 4,7020.
Il governatore della BNM Abdul Rasheed Ghaffour ha dichiarato la scorsa settimana che il governo e la banca centrale della Malesia stanno adottando un’azione coordinata per aumentare ulteriormente i flussi nel mercato dei cambi per garantire che il ringgit rimanga stabile.
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