Arrivano buone notizie dal fronte economico in Canada visto che risulta in calo l’inflazione. A febbraio il dato, misurato dall’indice dei prezzi al consumo, è inaspettatamente sceso al 2,8% su anno, il ritmo più lento da giugno, mentre gli analisti avevano previsto che l’inflazione accelerasse al 3,1% dal 2,9% di gennaio. Nel mese si registra un +0,3%, meno di un aumento previsto dello 0,6%.
I prezzi dei servizi cellulari, dei prodotti alimentari acquistati nei negozi e dei servizi di accesso a Internet sono stati i principali contributori al rallentamento dell’inflazione a febbraio, ha affermato Statistics Canada. L’aumento dei prezzi dei generi alimentari è sceso al 2,4%, più lentamente del tasso di inflazione principale per la prima volta da ottobre 2021.
Questa nuova lettura dell’inflazione spinge i mercati ad aumentare le loro scommesse per un primo taglio del tasso di 25 punti base. La banca centrale ha affermato che sta cercando prove durature di uno slancio al ribasso dell’inflazione sottostante per prendere in considerazione la possibilità di abbassare i tassi di interesse. A gennaio la BoC prevedeva che l’inflazione complessiva sarebbe rimasta intorno al 3% nella prima metà del 2024, per poi scendere al 2,5% entro la fine dell’anno. Aggiornerà le sue previsioni il mese prossimo. La banca ha aumentato i tassi di 475 punti base, raggiungendo il massimo in 22 anni, tra marzo 2022 e luglio 2023 e da allora li ha mantenuti invariati per cinque riunioni consecutive nel tentativo di raffreddare l’inflazione. Al suo ultimo annuncio sui tassi a marzo, la banca ha affermato che l’inflazione di fondo significava che era troppo presto per prendere in considerazione un taglio.