Rimane per un soffio ancora in contrazione la manifattura nel Regno Unito. L’indice Pmi manifatturiero a marzo è salito a 49,9 da 47,5 di febbraio, segnando il massimo degli ultimi 20 mesi. Rimane per poco sotto la soglia critica dei 50 punti che fa da spartiacque tra contrazione (valori al di sotto) ed espansione (valori al di sopra). Tuttavia, gli indicatori dell’indagine relativi ai costi dei fattori di produzione industriali hanno raggiunto il massimo da un anno, mentre i prezzi di vendita sono aumentati al ritmo più rapido da maggio.
L’indice Pmi composito rimane in espansione ma scende leggermente a 52,9 da 53 di febbraio, mentre il PMI per il settore dei servizi è sceso a 53,4 a marzo da 53,8 a febbraio, un minimo di tre mesi e contro le aspettative di un dato invariato. Si sono raffreddati i dati relativi all’occupazione e ai nuovi ordini, che hanno raggiunto il livello più basso da novembre.
«Il PMI di marzo avverte di elevate pressioni sottostanti sui prezzi che probabilmente si aggiungeranno alle richieste di moderazione in qualsiasi manovra di abbassamento dei tassi di interesse fino a quando non ci saranno segnali decisivi di una minore crescita dei salari», haha affermato Chris Williamson, capo economista aziendale di S&P Global Market Intelligence.