«Le banche dell’area euro hanno posizione di capitale e di liquidità robuste, tuttavia l’evoluzione dell’economia e della finanza nel contesto di rischi geopolitici costituisce un banco di prova, le prospettive di profitto per le banche possono deteriorarsi se i costi di finanziamento aumenteranno, la crescita dei prestiti diminuirà o si materializzeranno delle perdite». A dirlo è la responsabile della vigilanza bancaria Bce Claudia Buch all’audizione presso la commissione affari economici dell’Europarlamento.
Secondo Buch la digitalizzazione dei servizi finanziari impone uno sforzo di coordinamento non solo tra le Autorità di Vigilanza ma tra queste ultime e quelle garanti della Concorrenza. «Una sfida emergente nel panorama finanziario digitale è l’assottigliamento dei confini tra le aree di attività – ha spiegato. – I servizi finanziari digitali spesso superano i confini settoriali tradizionali, combinando elementi di servizi bancari, di investimento e assicurativi. Le politiche volte a promuovere l’innovazione nelle tecnologie finanziarie possono, quindi, avere implicazioni significative per diversi ambiti di policy. Pertanto, le autorità di vigilanza prudenziale devono coordinarsi non solo tra loro, ma anche con le autorità garanti della concorrenza per comprendere le dinamiche forze di mercato in gioco. Questo coordinamento è fondamentale per garantire che la spinta verso la digitalizzazione e la conseguente concentrazione del mercato, anche a causa del potere di mercato dei fornitori terzi di servizi finanziari, non minino la stabilità finanziaria».