«Credo che siano aumentate le probabilità che vedremo un taglio dei tassi prima della pausa estiva». Lo ha il presidente della Bundesbank Joachim Nagel intervenendo a un webinar organizzato da Mni, ma naturalmente ha rimarcato che tutto dipende dai dati “in un ambiente in cui l’incertezza rimane alta anche a causa della guerra in Ucraina e degli effetti che questa può avere sull’inflazione dei prezzi dell’energia». «Dobbiamo restare vigili e cauti – ha detto – questo è il mio approccio alla politica monetaria. Se volessi esprimere una stima, sicuramente è più probabile che si verifichi un taglio in giugno rispetto ad aprile». Qualche giorno fa la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, aveva affermato che il primo taglio dei tassi avverrà a giugno se permangono le attuali condizioni.
Più cauto il governatore della banca centrale austriaca e consigliere Bce Robert Holzmann: «molti consiglieri della Banca centrale europea ritengono che i dati economici consentiranno un taglio dei tassi a giugno ma l’inflazione potrebbe rivelarsi più tenace di quanto si pensi», ha detto. Durante una conferenza stampa, Holzmann ha aggiunto che sebbene un taglio dei tassi sia in preparazione, il momento non è ancora stato fissato e dipenderà dai dati di giugno, rimarcando le parole del vicepresidente della Bce, Luis de Guindos.
Le prossime riunioni di politica monetaria della Bce sono in programma l’11 aprile, il 6 giugno e il 18 luglio, dopodiché non ci saranno meeting fino al 12 settembre. Intanto a marzo la Bce ha deciso di lasciare ancora una volta i tassi invariati al 4,50%, esattamente come da attese.