Le tensioni tra Usa e Cina non accennano a diminuire, anzi le due potenze continuano a darsi battagli a colpi di chip. E’ proprio così perché secondo quanto riporta il Financial Times la Cina ha introdotto nuove linee guida che porteranno alla graduale eliminazione dei microchip Usa di Intel e Amd da computer e server governativi, il tutto nell’ambito di una campagna su vasta scala per sostituire la tecnologia straniera con soluzioni nazionali.
Non solo. I prossimi che verranno messi da parte saranno Windows di Microsoft e i software di database esteri a favore di opzioni nazionali.
E’ da tempo che va avanti la battaglia tecnologica tra Usa e Cina. Se gli Stati Uniti confermano la loro leadership, la Cina copre il 38% della domanda di assemblaggio, imballaggio e collaudo. Il ché la rende una pedina altrettanto essenziale in tutta la catena. Fornitori esclusivi sul mercato mondiale sono Taiwan (con TSMC) e la Corea del Sud (con Samsung) rispettivamente con il 90% e il 10% delle tecnologie più avanzate. Ma la Cina punta a diventare leader nel settore ed è per questo che sta accelerando gli investimenti per fabbricare autonomamente i propri prodotti.
Non sarà facile in questo contesto migliorare i rapporti Usa-Cina. E la segretaria al Tesoro Usa Janet Yellen tornerà per questo scopo a Pechino ad aprile. Lo riferiscono due alti funzionari del governo americano a Politico. Si tratta del secondo viaggio a Pechino di Yellen in pochi mesi, dopo la visita a luglio che ha portato alla creazione di gruppi di lavoro economici e finanziari per “discussioni oneste e sostanziali” sulle questioni che dividono Stati Uniti e Cina.