«E’ l’ennesima eurofollia. Il Governo dopo anni persi vuole mettere in sicurezza migliaia di lavoratori, il diritto al volo degli italiani, l’arrivo dei turisti in Italia e Bruxelles eccepisce». Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, commenta i rilievi sollevati dalla Commissione europea sulla prevista acquisizione di Ita da parte di Lufthansa.
«Secondo me ci sono dietro interessi economici – ha aggiunto a margine dell’inaugurazione del nuovo Rondò autostradale A4 mdi Bergamo – Se Bruxelles ostacolerà o proverà a far saltare l’accordo tra Ita e Lufthansa farà un danno per i lavoratori, per l’Italia, per l’Europa.
Non mi stupirebbe che questa sciagurata Commissione finisse questi cinque anni con un altro atto privo di senso – ha concluso – Noi comunque andiamo avanti perche’ siamo convinti della bonta’ dell’operazione».
Il monito arrivato dall’Europa a Ita per l’accordo con Lufthansa rischia di causare problemi su rotte e slot. La lettera era nei cassetti del team di Margrethe Vestager dalla fine di febbraio. I rilievi sono quelli già evidenziati a più riprese. Ma il tempo per il fatidico sì dell’Europa alle nozze tra Ita e Lufthansa, con la redditizia stagione estiva ormai alle porte, stringe sempre di più.
A due mesi dall’avvio della fase due dell’indagine dell’antitrust Ue, l’avvertimento formale è stato recapitato: senza un compromesso solido sulle rotte a corto e lungo raggio, sugli slot e sull’hub di Milano-Linate, l’operazione rischia di naufragare. E, nonostante la buona volontà e l’ottimismo espresso da entrambe Roma e Francoforte, la tensione continua ad aumentare.
Tanto che Vestager non ha mancato di rispedire al mittente le critiche mosse dal ministro Giancarlo Giorgetti sugli ostacoli Ue posti alla creazione di un campione europeo: «negli ultimi dieci anni numerose grandi aziende sono nate all’interno dei confini continentali attraverso le fusioni perché molto spesso è possibile approvarle preservando la concorrenza – è stata la replica della danese a sottolineare come invece – per Ita e Lufthansa la storia sia diversa».
Nello snocciolare i rilievi su slot, rotte e aeroporti, Bruxelles ha formalizzato i suoi timori per iscritto al Tesoro e al gigante tedesco dei cieli. L’acquisizione del 41% della newco, sorta dalle ceneri di Alitalia, potrebbe portare a «un aumento dei prezzi per i clienti e a una diminuzione della qualità dei servizi».
Nel dettaglio, l’operazione secondo l’antitrust Ue comporta rischi reali per la concorrenza su diverse rotte a corto raggio che collegano l’Italia con i paesi dell’Europa centrale, soprattutto Germania, Svizzera, Belgio e Austria , e su alcuni collegamenti intercontinentali tra Italia e Stati Uniti, Canada e Giappone. Nonché creare o rafforzare la posizione dominante di Ita su Milano-Linate.
Una lettera del tutto normale, nella visione di Vestager, tesa a sollecitare le parti a risolvere i problemi offrendo le loro risposte entro il 26 aprile.
Problemi che il Mef dal canto suo fa sapere di essere deciso ad affrontare continuando a «lavorare sul dossier al fine di presentare nel più breve tempo possibile i rimedi per giungere a una soluzione positiva».