L’Europa chiude con il segno più nonostante la debolezza vista durante l’apertura di WalL Street. Il Vecchio Continente vede infatti il Ftse Mib ed il Dax chiudere a 0,45%, Il Ftse 100 sulla parità, il Cac 40 a 0,3% il tutto mentre i mercati USA, S&P 500, Dow e Nasdaq, segnano rispettivamente lo 0,25%, lo 0,1% e lo 0,3%.
Tra gli interventi da segnalare c’è quello di Robert Holzmann, governatore della banca centrale austriaca mentre sul fronte macroeconomico, Eurostat ha comunicato lo stato dell’inflazione nell’Eurozona e, quindi, anche in Italia, a febbraio.
Oro stabile sui 2.284 dollari l’oncia anche se si parla già di nuovi record, il petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un timido guadagno a +0,41% mentre sale lo spread a quota +145 punti base e il rendimento del BTP decennale è pari al 3,83%.
Tra i titoli con le migliori performance sono da segnale Fineco, Telecom Italia, BPER, Fincantieri, D’Amico, OVS e Unipol. Sotto pressione, invece Stellantis, Hera, Interpump, Campari, Alerion Clean Power e IREN.