Sostegni pubblici per la produzione di energia da rinnovabili e nucleare e potere di dichiarare una crisi dei prezzi in sede di Consiglio: il Parlamento europeo vara la riforma del mercato elettrico dell’Ue, convalidando in plenaria a Bruxelles l’accordo raggiunto con gli Stati membri Ue sul nuovo assetto del mercato energetico dell’Ue.
La riforma si compone di un regolamento adottato con 433 voti a favore, 140 contrari e 15 astensioni e una direttiva, adottata con 473 voti a favore, 80 contrari e 27 astensioni.
I pilastri chiave della riforma sono i contratti a lungo termine per facilitare lo sviluppo delle rinnovabili e proteggere i consumatori dalla volatilità del prezzo del gas che contagia quello dell’elettricità. Bruxelles nel testo ha voluto rafforza i contratti a tariffa fissa a lungo termine per rinnovabili e fonti a bassa emissione, incluso il nucleare, e per i consumatori amplia la possibilità di scelta sulle tariffe.
La riforma mira a rendere i prezzi dell’elettricità meno dipendenti dalla volatilità dei prezzi dei combustibili fossili, a proteggere i consumatori dalle impennate dei prezzi, ad accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e a migliorare la tutela dei consumatori.